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Sabato 29 Giugno 2013 // 02,00 // Palazzo Candiotti
Live
La musica di Mathew Jonson propone una miscela particolare di picchi di intensità di immediato gradimento e sfumata musicalità. Con la sua astuta comprensione delle esigenze del dancefloor e delle leggi universali di house e techno, Jonson mette spesso da parte le convenzioni, introducendo furtivamente alla minimal trucchetti imparati dalla electro e persino dalla drum'n'bass, insieme a B-side che hanno vita propria.
E' stato nel Victoria (BC, Canada), a 19 anni, che Jonson si è unito alla crew che avrebbe indirizzato la sua traiettoria musicale: Tyger Dhula, Danuel Tate e Colin de la Plante. I 4 iniziarono a suonare insieme nei club, consolidando il gruppo attivo tuttora come Cobblestone Jazz e Modern Deep Left Quartet. Il primo disco di Jonson, nel 2001, rappresenta anche la prima uscita sull'etichetta Itiswhatitis, intitolata in modo appropriato 'New Identity'. Ne è seguita un'altra nel 2002 e un'altra ancora nel 2003. Quell'anno ha visto anche la prima apparizione sulla Perlon, con 'Alpine Rocket', una traccia prodotta insieme a Luciano. E poi, tutto ad un tratto, Jonson si è trovato a comparire ovunque: Itiswhatitis, Sub Static, Arbutus, Kompakt, M_nus. Nonostante la rapida ascesa al vertice della techno, Jonson ha dedicato molta della propria energia a supportare la propria famiglia musicale e l'etichetta Wagon Repair, che ha fondato insieme a Jesse Fisk, Graham ed Andy Boothby, Frank Meyerhofer e Konrad Black. Jonson è l'autore di alcune delle migliori tracce techno degli anni 2000, fra cui certamente 'Marionette', del 2005. Nonostante l' esperienza ormai più che decennale, tuttavia 'Her Blurry Pictures', previsto per giugno 2013, è solamente il suo secondo album solista dopo 'Agents Of Time’, uscito nel 2010. In occasione del nuovo disco, Jonson è passato alla Crosstown Rebels, sulla quale era già apparso nel 2011 con il singolo 'Dayz'. Il nuovo LP comprende tracce recenti registrate a casa sua a Berlino come pure pezzi più vecchi, che risalgono al periodo trascorso a Vancouver. Jonson dice che 'Her Blurry Pictures' annuncia “il passaggio da una marcata oscurità ad un qualcosa pieno di luce” nella sua vita.