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Venerdì 28 Giugno 2013 // 00,45 // Serendipity Play Room
Live
Andrea Sartori è nato a Verona nel 1978 e vive attualmente a Bologna. Esperto di tecnologie digitali applicate all'audio, ha intrapreso il suo percorso di ricerca musicale nel 2000, parallelamente agli studi universitari alla facoltà di Informatica di Bologna. Inizalmente attratto dalla musica elettronica sperimentale, è diventato in pochi anni un personaggio di riferimento per la scena elettronica italiana, grazie alla pubblicazione dell'album "Il Tagliacode" (2007 Persona Records) che lo ha reso ospite dei maggiori festival di arti digitali nord-europei. La musica di Andrea Sartori, conosciuto anche come DeepAlso, si caratterizza per i ritmi ricercati, i suoni evocativi, le riverberazioni e le linee di synth ipnotiche, elementi che difficilmente possono essere rinchiusi in una breve etichetta di genere. Dopo aver fondato Homework, decennale associazione culturale di promozione dell'arte digitale sul territorio bolognese, inizia la sua attività di sound designer, che lo porta per due anni a Berlino ad approfondire lo studio della musica elettronica e a cercare nuovi stimoli. Infatti, convinto sostenitore delle potenzialità espressive del computer e dopo aver collaborato con diversi ingegneri del suono, Andrea si immerge nel mondo della progettazione di macchine capaci di interagire tra movimento umano e sintesi sonora. Nel 2010 porta a compimento il suo primo prototipo di strumento musicale, il "Sartofono", in grado tradurre percussioini, accelerazioni e spostamenti nello spazio in modulazioni sonore. Attualmente è impegnato con vari progetti live insieme a musicisti italiani come Julian Carax e ultimamante anche con Giovanni Guidi, Beppe Scardino, Cristiano Calcagnile, Joe Rehmer e John De Leo per il progetto "Il Bidone", capitanato dal trombonista Gianluca Petrella. Dall'incontro con quest'ultimo nasce un secondo prototipo: il "Trombofono", un evoluto trombone elettronico in grado di produrre potenti suoni di basso. Recentemente è stato pubblicato sull' etichetta italo-tedesca Slowmotion un suo personalissimo remix di "Grand Prix", la colonna sonora del celebre programma televisivo, la cui melodia è indelebilmente impressa nell'immaginario collettivo italiano.