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Venerdì 28 Giugno 2013 // 19,15 // Auditorium S. Domenico
Live
Sia che lavori al suo progetto solista sia che si esibisca con coreografi del calibro di Antje Pfundter, Sven Kacirek crea la propria musica utilizzando, con le mani e con la mente, le bacchette della batteria. Niente di cui stupirsi, visto che stiamo parlando di un musicista che ha costruito la propria fama a partire da uno straordinario talento come batterista di jazz e drum’n’bass. Eppure, non si sente molta batteria classica nelle sue produzioni recenti. Kacirek, infatti, al posto della batteria ha scelto di adoperare un’enorme quantità di piccoli oggetti di carta, legno o vetro, da battere, colpire e strofinare. Il loro suono va oltre quello di semplici colpi: tutti gli elementi che compongono i suoi pezzi, persino le melodie e i ritornelli, vengono costruiti casualmente a partire da piccoli schemi percussivi. In certi casi il suono, nonostante egli faccia totalmente a meno di sintetizzatori, risulta talmente elettronico che si potrebbe pensare di creare un nuovo genere, l’“elettronica acustica”, se ciò avesse senso. Sono molte le idee di Kacirek che prendono vita durante i concerti quando, servendosi di campionatori, moltiplica se stesso improvvisando e generando, con totale disinvoltura, strutture molto elaborate. Considerata la sua immensa passione per tutto ciò che riguarda le percussioni, ci appare del tutto normale che abbia voluto fare un viaggio in Kenya, nel 2009, per poter lavorare insieme ad alcuni musicisti locali. Il risultato di queste collaborazioni lo si può ascoltare nell’album “The Kenya Sessions” del 2011 (Pingipung/Kompakt). Il suo ultimo album “Scarlet PitchDreams” è uscito lo scorso 23 aprile.