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Venerdì 27 Giugno 2014 // 22:00 // Auditorium S. Domenico
Concerto
Cherry nasce nel 1964 a Stoccolma, in cui decide di tornare otto anni fa per “fare i conti con la svedese che è in lei” - e pare proprio ci sia riuscita. Il suo lento rientro ha inizio nel 2012 con The Cherry Thing, una collaborazione con The Thing, il trio nordico free jazz, nato per ri-arrangiare la musica di Don Cherry, patrigno dell'artista. Dopo otto anni di attività, lo scorso febbraio esce finalmente il suo primo album da solista, Blank Project, un disco inquietante e affascinante allo stesso tempo, dalle note poetiche e evocative in stile beat che Cherry ha composto nella sua camera, usando lo stesso sintetizzatore Casio che l'accompagna da venti anni. Neneh Cherry ha raggiunto il successo nel 1988 con la hit Buffalo Stance, accolta positivamete dalla critica, che l’ha elogiata per il suo anti-materialismo e il tocco originale squisitamente urban. Sempre nella sua camera ha prodotto l'album trip-pop Blue Lines dei Massive Attack, reso possibile in parte grazie alla fama ottenuta da Cherry nelle classifiche internazionali. Dopo il successo nel 1996 con l’album Man, di cui fa parte la hit 7 Seconds cantata insieme a Youssou N'Dour, Cherry ha smesso di fare musica per dedicarsi alla famiglia. Il collettivo Cherry Bear, di cui fa parte anche Cameron McVey, meglio noto per il suo lavoro con i Massive Attack e i Portishead, ora si chiama Nomad Productions ed ha sede a Londra. Blank Project è il frutto della collaborazione di tantissimi musicisti, da Kieran Hebden (Four Tet), che lo ha prodotto, al duo RocketNumberNine, fino allo schivo Child Of Lov, musicista olandese scomparso l’anno scorso a soli 26 anni.
Fonte:
Neneh Cherry, interview: 'People ask me where I've been for 18 years'
Kate Mossman, The Observer, Feb. 2014