Venerdì 23 Marzo 2007 - 23,00
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via Trasimeno,6/a
Foligno
"Le Vie Eversive Del Ritmo"
Per le strade della musica italiana si aggira un'ombra inquieta e destabilizzante. Si chiama Lory D ed è ben conosciuto dai frequentatori di esclusivi appuntamenti “tecnoonirici” delle notti romane, e non solo. Agisce in quel fertile limbo in cui si crea musica, o si usa musica di altri, in una zona dove il confine tra dj e musicista si è trasformato, fino quasi a perdere di senso. Di fronte a certe sequenze di dischi proposti dalla console di Lory D, l'idea del concerto tradizionale sembra un oggetto d'antiquariato. E' possibile organizzare mondi sonori mescolando vinile su due piatti. La magia del live si sposta in un'artificialità programmata, in una immaginaria stanza sospesa, regolata da metronomi cyber dove incubi e desideri possono convivere e aspettarci dietro ogni angolo. A contrasto con la musica pop che insegna oggi staticità ed imitazione, in queste stanze elettroniche si perpetua la vocazione trasformista della metamorfosi della musica.
Per assurdo, anche se in Italia non molti sanno chi è, Lory D è forse il musicista italiano più conosciuto nel mondo della frontiera elettronica. I suoi dischi, rigidamente in vinile, rigorosamente autoprodotti, arrivano a Londra, Singapore, in America, dovunque. Viaggiano seguendo i percorsi paralleli della musica elettronica e della dance d'avanguardia. Lory D vive e lavora in una zona in cui si respira il brivido dell'underground, possiede l'altera dignità dei ricercatori di frontiera, e il culto dell'assoluta invisibilità rispetto ai grandi media. Nell'89 crea la prima etichetta italiana di techno sperimentale, la Sounds Never Seen (SNS) e nel 1990 esce il primo singolo realizzato in collaborazione con Eugenio Vatta e Andrea Benedetti. La sua crescente popolarità lo porta alla BMG records per la produzione di un LP, "Antisystem", che uscirà nel 1993 per entrare nella storia mondiale della dance music. Lory D prende comunque le distanze dai grandi nomi di case discografiche e produce da solo delle fantastiche visioni ritmiche, allucinate, devastanti, ipnotiche, le stampa su vinile e le spedisce ad un'agenzia inglese che le diffonde in tutto il mondo. Strano, si direbbe, in un'epoca in cui l'apparire è diventato l'unico binario possibile: c'è qualcuno che agisce liberamente, incurante di numeri e test di massa che, anzi, col passare del tempo cura le proprie ricerche sonore come forma di espressione sotterranea. Allo stesso tempo essendo fondamentalmente un musicista dj insegue sempre, anche a un livello obliquo e sovversivo, la comunicazione col prossimo, tanto più se è relegata tra le quattro mura di un piccolo club, dove grazie all'intima ed esclusiva tribalità si crea in un ristretto gruppo di “adepti” che vivono dei veri e propri viaggi sonori.
Lory D lavora anche nella produzione di colonne sonore cinematografiche come in quella di “Scarlet Diva” di Asia Argento e di "Almost Blue" di Alex Infascelli.
Resident del Brancaleone (Roma), è il pupillo italiano dell'etichetta Rephlex di Richard D. James aka Aphex Twin per la quale ha pubblicato il disco Sounds Never Seen nel 2003.
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