Se si pensa ad un musicista elettronico contemporaneo che sappia unire sperimentazione e dance il primo nome che viene in mente non può che essere Apparat.
Sascha Ring (suo vero nome) segna il suo percorso artistico con la creazione dell'etichetta Shitkatapult, in partnership con il visionario Marco Haas, in arte T.Raumschmiere. La sua ascesa è stata formidabile, in poco tempo sono usciti ben quattro album, Multifunktionsebene, Duplex, Orchestra of Bubbles e l’ultimo Walls.
In Orchestra of Bubbles collabora con la reginetta della techno Ellen Allien, ottenendo un disco di altissima qualità, che rimane uno dei dischi di musica elettronica più venduto degli ultimi anni.
Anche la nostra Gianna Nannini rimane folgorata durante un suo show e Apparat decide di remixare “Contaminata”; ha collaborato anche con i Giardini di Mirò, con i Modeselektor e anche con un altro grande astro nascente, Francesco Tristano.
Nelle sue esibizioni dal vivo gioca fobicamente con algoritmi elettronici stratificati sfornando un campionario di micro-techno dalla battuta frenetica ma sfuggente, svariando di sintetizzatori per le trame di sottofondo, deridendo la confusione come flusso di immagini mentali, ma rendendola poi comunque la sensazione regina su cui imbastire pattern complessi e drills ad intermittenza affilatissimi e carezzevoli.
A Dancity Festival 08 si esibirà in due occasioni. Giovedì 24 alla Corte di Palazzo Trinci suonando la chitarra e cantando insieme alla sua band, composta da Raz Ohara al Fender Rhodes e da Jörg Waehner alla batteria. Venerdì 25 invece al Chiostro dell’Auditorium con il suo live tutto da ballare.
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