DERVISHI
Vincenzo Vasi: theremin, basso elettrico, voce, elettronica, giocattoli, ukulele, Dervishi
Valeria Sturba: theremin, violino, voce, giocattoli, elettronica, Dervishi
È a partire da una sorta di Dolby Surround in versione Lo-Fi, totalmente manuale, che prendono forma delle intense e penetranti rotazioni sonore che, inseguendo velocità e direzioni diverse, inabissano lo spettatore in un’esperienza sensoriale unica, che impone l’oblio della propria percezione sonora e l’abbandono totale a quella del Dervishi. Ideato dall’ingegnere elettronico Sandro Grassia, questo nuovo effetto audio analogico che dispone in cerchio, attorno al pubblico inerme, vari speaker amplificati, è uno degli ingredienti di “Ooopopoiooo”, il progetto in cui due esplosivi thereministi nostrani si sbizzarriscono in un viscerale lavoro di ricerca sul proprio strumento, concentrandosi sull’interazione timbrica, melodica e armonica.
Ecco dunque che spunta fuori il nome del polistrumentista Vincenzo Vasi (basso, theremin, marimba, vibrafono, elettronica, giocattoli e voce) uno dei musicisti più eclettici nell’immensa galassia delle musiche eterodosse e non: il suo stile è un abbraccio trasversale che ingloba generi apparentemente molto lontani, dalla sperimentazione elettronica fino al pop d’autore. Attivo fin dal 1990 nell’ambito della musica di ricerca (Trio Magneto, Ella Guru, Gastronauti, Orchestra Spaziale…) ha inciso più di 40 CD e collabora stabilmente con Vinicio Capossela, Mike Patton, Mauro Ottolini, Sousaphonix e Roy Paci, produttore dell’album “Vince Vasi qy lunch” (Etnagigante/v2). Oltre a suonare con numerosi artisti di indubbia rilevanza (Chris Cutler, Tony Coe, Butch Morris, Antonello Salis, Pierre Favre, Phil Minton, Paolo Angeli, Gianluca Petrella, Cristina Zavalloni, Otomo Yoshihide, Lol Coxill, OminoStanco, Steve Piccolo, Wang inc., Joey Baron, Ikue Mori, Lukas Ligeti, John Zorn…) ha recentemente pubblicato il progetto di theremin solo “Braccio Elettrico” e “PerFavoreSing” insieme al pianista Giorgio Pacorig, senza dimenticare, ovviamente, il già citato “Ooopopoiooo” (2011), un mix di elettronica, noise, ambient e minimalismo, ricco di vasti momenti di libera improvvisazione, durante i quali Valeria Sturba, l’altro componente del duo, si cimenta anche nel violino.
È il violino infatti lo strumento con cui la giovane musicista abruzzese si è diplomata presso il Conservatorio di Pescara (2010) prima di trasferirsi a Bologna dove, oltre a collaborare con vari cantautori (Cesare Livrizzi, Federico Sirianni, Germano Bonaveri, Paolo Fiorucci, Daniele Faraotti), ha avuto modo di espandere i propri orizzonti musicali, spaziando dal rock al tango e affiancando, in modo audace e squisito, il theremin al violino. Dopo aver partecipato a vari festival (Lugo Contemporanea, Frequenze Parallele, Spore…) e aver suonato con numerosi artisti (Dimitri Sillato, Giancarlo Bianchetti, Pepe Medri, Fabrizio Puglisi, Diego Cofone, Filippo Monico, Tiziano Popoli…) è attualmente impegnata in vari progetti, tra cui Caligari Caligari Bros, Vale(2), I Musicanti di Braina, ItanosTango, Musica Libera e altri.
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