Come molte altre storie, anche quella tra Kink e Neville Watson nasce sul web.
Kink (Strahil Velchev) è bulgaro, Neville è inglese. Solo grazie a MySpace i due si conoscono nel 2006, mentre è tramite Skype che inizia un prolifico scambio di file. Se la geografia li divide, la passione per l’house di Chicago e la techno di Detroit li unisce. La collaborazione prende forma con la loro prima uscita, “Inside Out”, per la storica etichetta olandese Rush Hour e prosegue con numerose release per etichette quali Poker Flat e Snuff Trax, oltre che con prestigiosi remix per artisti come Donnacha Costello, Conforce e Dj Sprinkles, solo per citarne alcuni.
Passano ben quattro anni e nell’aprile del 2010 avviene il tanto atteso incontro a Londra.
Il loro live completamente analogico, con l’utilizzo di batterie e bassline, ha un effetto in pista devastante.
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