Un chitarrista, un bassista e un batterista su un palco. Nessuno strumento elettronico. Che cosa ti puoi aspettare da una formazione del genere? Niente rock, indie o metal. Bernhard Hammer, Jakob Schneidewind e Bernhard Breuer, in arte Elektro Guzzi, suonano minimal techno dal vivo. Sfidando qualsiasi preconcetto di come la techno possa essere eseguita live, decidono di “trasformare” loro stessi in macchine in grado di filtrare il suono. Non hanno armi segrete, nessun computer con materiale già pronto, niente loop o overdub.
In poco tempo il trio viennese ha catturato l’attenzione di tutti, la loro performance al Sonar 2010 è stata osannata dai presenti e il loro album di debutto, prodotto con Patrick Pulsinger per l’etichetta berlinese Macro Recordings, ha ricevuto consensi da tutta la critica.
Minimal techno affilatissima, avvolgente, ipnotica, con un groove a dir poco micidiale e una capacità di introspezione mentale rara.
L'interazione tra i tre musicisti ed il loro pubblico è la cosa che conta davvero quando gli Elektro Guzzi si esibiscono.
Il loro motto? “You hear it, you witness it, and you dance!”
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