"..la mia intenzione è sempre polarizzata da concetti di bellezza e del sublime. Per me, la bellezza è cristallina, razionale, precisa, semplice, elegante, delicata. Il sublime è infinito, infinitesimale, immenso, indescrivibile, inafferabile. La bellezza più pura è il mondo matematico..."
Il sound artist e artista visivo giapponese Ryoji Ikeda nasce nel 1966 ed inzia a formulare il proprio profilo espressivo con il collettivo multidisciplinare di Kyoto ‘Dumb Type', per poi fondare la propria etichetta CCI Recordings ed intraprendere la carriera solista nel 1995 con l'album ‘Fragments". Ikeda esplora la proprietà fisica della musica attraverso le stimolazioni sensoriali provocati da suoni e ultrasuoni, frequenze e battiti. I suoi calcoli agoritmici provengono da questa materia e creano un universo in cui il video è generato dagli elementi audio. L'anti poetica del calcolo, quindi, assume un significato più profondo in quanto espressione della relazione tra l'uomo, i media e la technologia; ‘Matrix' (2000) vince il premio Golden Nica al Prix Arts Electronica nel 2001. Il suo progetto con Alva Noto "Cyclo" esplora, invece della perfezione, gli errori che possono comunque diventare ed evolvere
Questo sito - eccetto dove diversamente specificato
è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons - Credits